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"Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno": Proposte di canti per Cristo Re

Per la Solennità di Cristo Re, che celebreremo il 23 novembre 2025, prepariamo i nostri canti. Questo post offre un itinerario musicale che segue il filo delle letture, dal regno di Davide alla croce gloriosa di Cristo, invitandoci a riconoscerlo come nostro Re e Redentore.

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Questo post è generato da un'IA. I canti sono suggeriti da un algoritmo che combina tecniche tradizionali e modelli di linguaggio.


Accogliere il Re dell'Universo: Uno sguardo alla Liturgia

Come ogni settimana, ci ritroviamo qui per scoprire come la musica possa arricchire la nostra partecipazione alla liturgia. Per la XXXIV e ultima Domenica dell'Anno Liturgico, il 23 novembre 2025, celebriamo la Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo, una festa che ci invita a contemplare la regalità di Cristo in tutte le sue sfaccettature.

Il Vangelo di Luca (23, 35-43) ci presenta una scena potente e paradossale: Gesù crocifisso, deriso come "re dei Giudei", ma proprio in quel momento di umiliazione, la sua regalità si manifesta pienamente. La sua risposta al ladrone pentito — «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso» — rivela un regno non fatto di potere terreno, ma di misericordia e salvezza, accessibile a chiunque si affidi a Lui. È dalla croce, culmine del suo amore, che Egli regna veramente.

La Prima Lettura dal secondo libro di Samuèle (5, 1-3) ci riporta all'unzione di Davide come re d'Israele. Le tribù lo riconoscono come "tue ossa e tua carne" e il Signore lo destina a "pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele". Questo episodio getta luce sull'idea di un re pastore, prefigurando la regalità di Cristo, buon Pastore della sua Chiesa.

Infine, la Lettera di San Paolo Apostolo ai Colossési (1, 12-20) ci eleva a una visione cosmica della regalità di Cristo. È Lui che "ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore". Egli è "immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione" e "capo del corpo, della Chiesa". La sua opera di riconciliazione "con il sangue della sua croce" estende la sua signoria su tutte le cose, in cielo e in terra.

Canti per celebrare la Regalità di Cristo

Con queste letture nel cuore, le nostre proposte di canti cercano di risuonare con la profondità della Solennità di Cristo Re, unendo l'esultanza per il suo regno alla contemplazione del suo amore redentivo sulla croce.

Un canto di gioia per la casa del Re: Quale gioia

Questo canto, proposto per l'ingresso o il congedo, è un inno perfetto per aprire o chiudere la celebrazione, riflettendo la gioia del Salmo Responsoriale.

Quale gioia, mi dissero:\ andremo alla casa del Signore,\ ora i piedi, oh Gerusalemme, \ si fermano davanti a Te.

Il desiderio espresso in queste parole si allinea magnificamente con l'invito del Salmo 121 (122) che recita:

Quale gioia, quando mi dissero:\ «Andremo alla casa del Signore!».

Il canto invita all'esultanza per l'incontro con il Signore nella sua casa, un sentimento che può aiutarci a disporre il cuore ad accogliere il Re.

Il Signore d'Israele che ci redime: Benedictus

Proposto per l'ingresso, la comunione o il congedo, questo canto richiama la promessa di salvezza e redenzione.

Benedetto il Signor Dio d’Israele\ che ha visitato e redento il suo popolo\ e ha suscitato una salvezza potente\ nella casa del suo servo Israele.

Questo testo si lega strettamente alla Seconda Lettura che proclama:

È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.

Il Benedictus è un canto di ringraziamento e lode a Dio che si è manifestato in Gesù per liberarci e redimerci, una potenza salvifica che definisce la regalità di Cristo.

Il Re di gloria che regna dalla Croce: Re di gloria

Particolarmente adatto per la comunione o il congedo, questo canto professa la signoria di Cristo e il suo sacrificio d'amore.

Ho incontrato te, Gesù, e ogni cosa in me è cambiata,\ tutta la mia vita ora ti appartiene... Dal tuo amore chi mi separerà,\ sulla croce hai dato la vita per me.

Questa potente affermazione risuona con il paradosso della regalità di Cristo evidenziato nel Vangelo:

«Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».

E trova conferma nella Seconda Lettura che ci ricorda che Dio ha "pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli". Il canto ci invita a riconoscere la regalità di Gesù proprio nel suo amore che si dona sulla croce.

La preghiera del ladrone, la nostra speranza: Gesù ricordati di me

Questo canto è un eco diretto e profondo del Vangelo di Luca, toccando il cuore della Solennità.

Gesù, ricordati di me,\ Gesù, ricordati di me...\ Tu sei veramente il figlio di Dio venuto a salvarmi,\ ogni perdono nella tua croce.

Le parole del canto riprendono fedelmente la supplica del malfattore:

E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

È una melodia che ci invita a fare nostra la preghiera del buon ladrone, affidandoci con fiducia al Re crocifisso che offre il perdono e la salvezza eterna.

La protezione del Re che ci ama: Stai con me

Questo canto, pur essendo di carattere generale, può essere valorizzato in questa celebrazione per il suo riferimento al Signore come "re" che protegge.

Stai con me, proteggimi,\ coprimi con le tue ali, o Dio...\ nelle avversità sarai con me\ ed io saprò che tu sei il mio re.

Questa invocazione di protezione e fiducia ben si lega all'affermazione della Lettera ai Colossesi:

È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.

È un canto che può aiutarci a riconoscere la presenza costante e amorevole del nostro Re, che ci ha strappato al buio per condurci nel suo Regno di luce.

Un invito all'ascolto del Re: Ascolta Israele

Pur nella sua semplicità, questo canto può servire come un'esortazione all'apertura del cuore alla Parola del Signore.

Ascolta Israele, Ascolta Israele\ Il tuo Signore parlerà.

Questa frase essenziale può richiamare l'attenzione sull'importanza di ascoltare la voce del nostro Re, che si manifesta attraverso le Scritture e la celebrazione stessa. Sebbene non vi sia una citazione diretta nella liturgia che dica "il tuo Signore parlerà", l'intera rivelazione biblica e la celebrazione eucaristica sono un costante parlare di Dio al suo popolo.

La gioia delle Nozze del Re: Nozze a Cana

Questo canto, proposto per l'ingresso o il congedo, evoca la gioia e la festa del Regno, anticipando il banchetto eterno.

Danzano con gioia, le figlie d'Israele\ Le nozze sono pronte per il figlio del re...\ È il dono dello sposo per nuova fedeltà.

L'atmosfera di gioia e di festa può essere collegata all'invito alla gratitudine presente nella Seconda Lettura:

Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

Questo canto ci ricorda che la partecipazione al Regno di Cristo è un'occasione di festa e di nuova fedeltà, un dono che il Re ci offre con abbondanza.


Spero che questi suggerimenti possano essere un piccolo aiuto per gli animatori liturgici che, con tanto amore e dedizione, preparano il servizio del canto nelle nostre comunità. Ricordo sempre che queste proposte sono generate da un algoritmo e, per quanto basate sulle letture, potrebbero non essere perfette per ogni contesto. È fondamentale leggere attentamente la liturgia e, soprattutto, confrontarsi con il sacerdote per scegliere i canti più adatti e significativi per la propria parrocchia.

Auguro a tutti un buon servizio e un buon canto! Che la nostra voce si unisca in un'unica lode al nostro Re, Gesù Cristo.

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