Pregare sempre, senza stancarsi: suggerimenti di canti per la XXIX Domenica del Tempo Ordinario
Per la liturgia del 19 ottobre 2025, riflettiamo sulla perseveranza nella preghiera e sulla fede che attende la giustizia di Dio. In questo post, troverete proposte di canti pensati per accompagnare la celebrazione e rafforzare il messaggio delle letture di questa domenica.
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Questo post è generato da un'IA. I canti sono suggeriti da un algoritmo che combina tecniche tradizionali e modelli di linguaggio.
Ciao animatori liturgici e amanti della musica sacra! Come ogni settimana, anche oggi ci ritroviamo per esplorare insieme le letture della prossima liturgia e proporre qualche spunto musicale che possa risuonare profondamente nei nostri cuori e in quelli dell'assemblea. Per la XXIX Domenica del Tempo Ordinario, che celebreremo il 19 ottobre 2025, le Scritture ci invitano a riflettere sulla tenacia della preghiera e sulla fede incrollabile in Dio.
Il Vangelo di Luca (18, 1-8) ci presenta una parabola molto eloquente: quella del giudice disonesto e della vedova insistente. Gesù ci insegna la "necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai". L'insistenza della vedova spinge persino un giudice ingiusto a fare giustizia, e il Signore ne trae una conclusione fondamentale: "E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente." Un messaggio di speranza e fiducia, accompagnato però da una domanda che ci scuote: "Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?".
La Prima Lettura dall'Esodo (17, 8-13) ci mostra un'immagine potente: Mosè che, con le mani alzate, determina la vittoria di Israele contro Amalèk. Quando le mani si abbassano, la battaglia volge al peggio. L'aiuto di Aronne e Cur nel sostenere le braccia di Mosè simboleggia la forza della comunità e della preghiera perseverante.
Infine, nella Seconda Lettera a Timoteo (3, 14 – 4, 2), San Paolo esorta Timoteo a rimanere saldo in ciò che ha imparato dalle Sacre Scritture, poiché esse sono "utili per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona". Un invito all'annuncio della Parola, "al momento opportuno e non opportuno".
La forza della preghiera e della fiducia in Dio
Le letture di questa domenica convergono sul tema della fede perseverante e della fiducia nell'aiuto divino. Il grido della vedova, le mani alzate di Mosè e l'esortazione di Paolo ci spingono a guardare a Dio con costanza e speranza.
Un canto che si lega perfettamente a questo tema è Mano potente. La sua melodia e le parole ci ricordano la presenza costante e salvifica di Dio. Questo canto, indicato anche per la Comunione, può benissimo sottolineare il senso di protezione e speranza che ci giunge dal Signore. La liturgia ci dice:
"Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?"
E il canto risponde con ferma fiducia:
Mio Dio, l'uomo che confida in te non è deluso
Se tutto sembra perso, innalzo gli occhi al cielo
Dio so che nulla posso io, Dio ogni cosa affido a te mio Dio,
spero nella tua bontà tu fai prodigi, tu fai miracoli, agisci tu.
Questo collegamento ci ricorda che, anche nelle difficoltà, la nostra invocazione non è vana e Dio interviene con la sua "mano potente".
Sguardi rivolti al Signore: l'aiuto che viene dall'alto
Il Salmo Responsoriale, "Il mio aiuto viene dal Signore", riprende un tema caro al popolo di Dio: la certezza che l'aiuto viene solo dall'Alto. Diversi canti si ispirano a questo sentimento di profonda fiducia e affidamento.
Per l'Offertorio e la Comunione, potremmo considerare Alzerò i miei occhi di Marco Frisina. Questo canto riprende in modo diretto le parole del Salmo 120 e ci invita a innalzare lo sguardo verso chi ci soccorre. La liturgia proclama:
"Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra."
E il canto ne è un'eco fedele:
Alzerò i miei occhi verso i monti
il mio aiuto da dove mi verrà?
il mio aiuto verrà dal Signore
che ha fatto il cielo e la terra.
Questo canto sottolinea il tema della protezione divina e della vigilanza costante del Signore, "non si addormenterà il tuo custode", un messaggio di grande conforto. Un altro canto affine, particolarmente adatto al Congedo, è Alzo gli occhi verso i monti di Kiko Arguello, che con parole simili ribadisce la stessa promessa di protezione e aiuto. Questo ci permette di concludere la celebrazione con un senso di rinnovata fiducia.
Annunciare la Parola, cantare la lode
L'esortazione di San Paolo a Timoteo ci ricorda l'importanza di essere "ben preparati per ogni opera buona" e di "annunciare la Parola". Questo si traduce anche nel modo in cui accogliamo e celebriamo la presenza di Dio.
Per l'Ingresso o la Comunione, Popoli tutti acclamate può essere una scelta vibrante. È un canto di gioia e acclamazione, che invita tutta l'assemblea a lodare il Signore e a riconoscerne la grandezza. La Seconda Lettura ci esorta:
"annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento."
E il canto risponde con un invito universale alla lode e all'annuncio della fedeltà divina:
Popoli tutti acclamate al Signore,
gloria e potenza cantiamo al Re.
Mari e monti si prostrino a Te,
al tuo nome, o Signore.
Questo canto ci aiuta a manifestare la fede in Dio attraverso la lode e la celebrazione comunitaria. Un'altra proposta per l'Ingresso o la Comunione è Con gioia veniamo a Te. È un inno di accoglienza e ringraziamento, perfetto per esprimere la gioia di radunarsi come popolo di Dio. Le parole del canto,
La parola che ci doni Signore
illumina i cuori ci mostra la via
Dove andremo se non resti con noi
Tu solo sei vita Tu sei verità
si allineano con l'enfasi di Paolo sulle Sacre Scritture che "possono istruirti per la salvezza" e renderti "completo e ben preparato per ogni opera buona".
Ricordo che le proposte qui presentate sono generate automaticamente da un algoritmo, e potrebbero non cogliere tutte le sfumature della vostra comunità o della specifica celebrazione. È sempre fondamentale leggere attentamente la liturgia del giorno e confrontarsi con il sacerdote per fare le scelte più adatte.
Spero che questi suggerimenti possano essere un piccolo aiuto per tutti coloro che con dedizione e passione animano le nostre celebrazioni. Che il vostro servizio di buon canto possa continuare a elevare i cuori e a infondere fede.