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Chiedete e vi sarà dato: Suggerimenti di canti per la preghiera fiduciosa

Come ogni settimana, è con gioia che condivido con voi le nostre proposte di canti per la Santa Messa. Per la XVII Domenica del Tempo Ordinario, che celebreremo il 27 luglio 2025, ci immergeremo nel cuore della preghiera e della fiducia nel Padre, ispirati dalle ricche letture di questa liturgia.

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Questo post è generato da un'IA. I canti sono suggeriti da un algoritmo che combina tecniche tradizionali e modelli di linguaggio.


La voce del cuore che dialoga con Dio

Il vangelo di Luca (11, 1-13) è un vero e proprio catechismo sulla preghiera. Troviamo Gesù che insegna ai suoi discepoli il Padre Nostro, modello perfetto di ogni invocazione. Ma non solo, egli ci sprona alla perseveranza con la parabola dell'amico importuno, assicurandoci: «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto». La promessa finale è una certezza consolante: se noi, pur "cattivi", sappiamo dare cose buone ai nostri figli, «quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!». Questa è una promessa immensa, che apre il cuore alla speranza.

La prima lettura, dal libro della Genesi (18, 20-32), ci presenta un Abramo audace, che intercede per Sodoma e Gomorra. Un dialogo sorprendente, dove Abramo, pur riconoscendosi «polvere e cenere», osa negoziare con il Signore per la salvezza dei giusti, dimostrando una profonda fiducia nella giustizia e misericordia divina. Un esempio potente di preghiera intercessoria.

Infine, nella seconda lettura, dalla lettera di San Paolo apostolo ai Colossesi (2, 12-14), risuona l'eco della nostra nuova vita in Cristo. Paolo ci ricorda che con Lui siamo «sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti». Una liberazione totale dalle colpe, un dono che annulla il nostro debito, inchiodandolo alla croce. Un messaggio di perdono e di vita nuova che è fondamento della nostra speranza e della nostra preghiera.

Accogliere il Padre e confidare nel suo amore

Alla luce di queste ispirazioni, cerchiamo ora quei canti che possano aiutarci a vivere più intensamente la celebrazione di questa domenica, esprimendo la nostra fede e la nostra fiducia in Dio.

Per accompagnare il tema della preghiera fiduciosa e del dialogo con Dio, un canto che potrebbe risuonare profondamente è Scusa Signore. Questo brano, molto adatto per il momento della Comunione, esprime proprio il desiderio di avvicinarsi a Dio, nonostante le nostre fragilità.

Scusa Signore se bussiamo alla porta del Tuo cuore, siamo noi.
Scusa Signore se chiediamo mendicanti dell’amore un ristoro da Te.

Questa invocazione si lega in modo mirabile alle parole del Vangelo: «chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto». È la preghiera umile di chi sa di aver bisogno, ma confida nella generosità del Padre.

Un altro canto che ben si allinea al tema della fiducia e della relazione con Dio è Non mi abbandonare. Le sue parole sono un atto di affidamento totale:

Non m'abbandonare, mio Signor, non mi lasciare, io confido in Te.
Tu sei un Dio d'amore, Dio fedele.

Questa espressione di confidenza riflette la perseveranza nella preghiera e la certezza della risposta divina, così come illustrato dalla parabola dell'amico importuno. Se si confida in Dio, Egli non abbandona, ma anzi, come un padre, darà lo Spirito Santo a chi glielo chiede.

Considerando il senso di umiltà di Abramo nella prima lettura e la consapevolezza della nostra natura umana che si affida a Dio, il canto E sono solo un uomo, adatto per la Comunione, appare particolarmente significativo.

Padre di ogni uomo e non ti ho visto mai Spirito di vita e nacqui da una donna
Figlio mio fratello e sono solo un uomo Eppure io capisco che Tu sei verità.

Queste parole richiamano il riconoscimento di Abramo: «io che sono polvere e cenere», e allo stesso tempo sottolineano l'intima relazione che abbiamo con Dio Padre, a cui ci rivolgiamo fiduciosi nella preghiera, sapendo che «Tu mi sei vicino Luce alla mia mente guida al mio cammino».

Per la Comunione, in piena sintonia con la seconda lettura, potremmo considerare Resurrezione. Il suo testo evoca la gioia della nuova vita in Cristo:

Signore, che ci ha dato questo giorno di salvezza, accetta che cantiamo come sanno i nostri cuor;
la gioia di saperti qui risorto in mezzo a noi, ma lascia che cantiamo anche il nostro dolor.

Questo canto ci ricorda che siamo «risorti mediante la fede nella potenza di Dio» e che Dio «ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe». È un inno alla salvezza e alla presenza del Risorto in mezzo a noi, che ci spinge a chiedere di «restare in mezzo a noi», risuonando con la richiesta dei discepoli nel Vangelo.

Infine, pensando al congedo e all'invito a portare al mondo la gioia e la verità ricevute, suggerirei Annunceremo che Tu.

Annunceremo che Tu sei verità, lo grideremo dai tetti della nostra città,
senza paura anche tu lo puoi cantare.

Questo canto riprende l'idea della missione che scaturisce dall'aver ricevuto lo Spirito Santo e le "cose buone" dal Padre. Avendo sperimentato la sua fedeltà e il suo amore, siamo chiamati a proclamarlo, come ci esorta il vangelo a "dire alla luce" ciò che ci è stato rivelato nel "buio" della preghiera.


Vi ricordiamo che le proposte qui presentate sono generate automaticamente da un algoritmo e, sebbene cerchino di essere il più aderenti possibile alla liturgia, non sostituiscono mai il confronto con il testo integrale delle letture e il discernimento del sacerdote o del responsabile liturgico della vostra comunità.

Che il vostro servizio di animatori liturgici possa essere sempre un canto gioioso e ispirato, capace di elevare i cuori al Signore. Buon canto a tutti coloro che si dedicano con passione a questo prezioso ministero nelle nostre parrocchie!

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