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La Mesce è Abbondante: Suggerimenti di Canti per un Cuore Nuovo e la Pace di Cristo

Ancora una volta, mentre le settimane si susseguono nel ritmo inarrestabile del tempo ordinario, eccoci pronti per esplorare insieme la ricchezza delle letture della prossima domenica. Questo spazio, come ogni settimana, è dedicato a tutti voi animatori liturgici, coristi e a chiunque senta il desiderio di arricchire la celebrazione eucaristica con canti che risuonino profondamente con la Parola che ci viene donata. Prepariamoci per la XIV Domenica del Tempo Ordinario, che celebreremo il 06 luglio 2025.

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Questo post è generato da un'IA. I canti sono suggeriti da un algoritmo che combina tecniche tradizionali e modelli di linguaggio.


La Parola che Porta Pace e Missione

Immergiamoci nella liturgia di questa domenica per cogliere i temi centrali che potranno guidarci nella scelta dei canti più adatti.

Il Vangelo secondo Luca (10, 1-12.17-20) ci presenta Gesù che designa altri settantadue discepoli e li invia a due a due. È un forte invito alla missione, ma anche un monito sulla condizione degli inviati: "La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi". Un aspetto cruciale è l'istruzione di portare la pace: "In qualunque casa entriate, prima dite: 'Pace a questa casa!'". Il Vangelo si conclude poi con la gioia del ritorno dei discepoli, ma Gesù li invita a rallegrarsi non tanto per il potere sui demòni, quanto perché "i vostri nomi sono scritti nei cieli", sottolineando la priorità della relazione con Dio.

La Prima Lettura, dal libro del profeta Isaia (66, 10-14c), ci offre una visione di speranza e consolazione per Gerusalemme. "Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti voi che l’amate." Il Signore promette di far scorrere "come un fiume, la pace" e di consolare il suo popolo "come una madre consola un figlio". È un inno alla gioia, alla pace e all'amore materno di Dio.

Infine, la Seconda Lettura, dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (6, 14-18), ci invita a porre la nostra gloria solo nella croce di Cristo. Paolo afferma: "Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura". Questo passaggio sottolinea la trasformazione interiore e la grazia come fondamento della nostra fede, augurando "pace e misericordia" a coloro che seguono questa norma.

Queste letture si intrecciano, offrendo un ricco tessuto di temi: la missione, l'invio, la pace, la consolazione, la gioia, la novità della vita in Cristo.

Canti per l'Accoglienza e la Trasformazione

Per il momento iniziale della celebrazione, che prepara i nostri cuori all'ascolto della Parola, potremmo orientarci su canti che richiamano la gioia e la novità che Dio opera in noi.

Il canto Rallegrati Gerusalemme di Marco Frisina, indicato come adatto per l'ingresso, risuona con la gioia profetica della prima lettura. L'invito:

Rallegrati Gerusalemme
e voi tutti che l'amate riunitevi
esultate e gioite
voi che eravate nella tristezza

trova un parallelo diretto in Isaia:

Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti voi che l’amate. Sfavillate con essa di gioia tutti voi che per essa eravate in lutto.

È un canto che ci introduce subito in un clima di letizia per la presenza del Signore.

Un'altra proposta per l'ingresso e la comunione è Vi darò un cuore nuovo di L. De Mattia e Guglielmo Amadei. Questo canto esprime la promessa divina di una profonda rigenerazione interiore, che si lega sia alla visione di pace di Isaia sia all'essere "nuova creatura" di San Paolo.

Vi darò un cuore nuovo,
metterò dentro di voi
uno spirito nuovo.

Si connette con l'affermazione di Paolo ai Galati:

Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura.

Suggerisce una trasformazione che il Signore opera in noi, preparandoci ad accogliere la sua parola e a vivere secondo il suo volere.

Il canto Popoli tutti acclamate del RnS, adatto per l'ingresso, la comunione e il congedo, riprende l'invito del Salmo responsoriale.

Popoli tutti acclamate al Signore,
gloria e potenza cantiamo al Re.

Questo si riflette nel Salmo 65 (66):

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.

È un canto di lode universale, che invita tutta la terra a celebrare le opere di Dio, creando un'atmosfera di gioia e gratitudine.

Melodie di Incarico e Consapevolezza

Per il momento della comunione, quando ci nutriamo del Corpo di Cristo che ci invia, e per il congedo, che ci prepara alla missione nel mondo, i canti possono richiamare la pace che siamo chiamati a portare e la gioia del discepolato.

Il canto Beatitudine (La preghiera di Gesù è la nostra) di Gaetano Castiglia, una buona scelta per la comunione, richiama la presenza di Gesù tra noi e l'invito ad essere luce per il mondo.

Dove due o tre sono uniti nel mio nome,
io sarò con loro, pregherò con loro,
amerò con loro perché il mondo venga a Te, o Padre,
conoscere il Tuo amore e avere vita in Te.

Questa citazione si lega perfettamente al Vangelo di Luca, dove Gesù invia i settantadue e li assicura della sua presenza e del potere che dona loro per annunciare il Regno, specialmente quando dice:

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.

Il canto rinforza l'idea che la missione non è solitaria, ma avviene con la presenza del Signore.

Non poteva mancare un canto sulla pace. Pace sia, pace a voi del Gen Rosso / Gen Verde, indicato come adatto per il congedo, è quasi una ripresa fedele del comando evangelico.

“Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà
sulla terra com’è nei cieli.
“Pace sia, pace a voi”: la tua pace sarà
gioia nei nostri occhi, nei cuori.

Questo riecheggia direttamente le parole di Gesù nel Vangelo:

In qualunque casa entrate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.

È un canto che, nel congedo, ci invia a essere operatori di quella pace che abbiamo ricevuto.

Infine, per il momento del congedo, il canto Andate per le strade di Angelo Roncari, Lorenzo Capello e Giovanni M. Rossi, è un'opzione molto adatta e, con una percentuale di adeguatezza molto alta, cattura l'essenza stessa del Vangelo della missione.

Andate per le strade in tutto il mondo
Chiamate i miei amici per far festa:
C’è un posto per ciascuno alla mia mensa.

Queste parole richiamano potentemente l'invio dei discepoli da parte di Gesù:

Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.

Un canto che ci spinge a vivere la dimensione missionaria della nostra fede.


Cari amici e amiche al servizio della liturgia, le proposte che avete letto sono frutto di un'analisi automatica e, come tali, rappresentano dei suggerimenti per orientare la vostra scelta. È sempre fondamentale, prima di ogni decisione, leggere attentamente le letture della Messa, confrontarsi con il proprio parroco o referente liturgico e discernere insieme quali canti possano elevare al meglio la preghiera e la partecipazione dell'assemblea.

Che il vostro servizio di buon canto possa essere sempre un'espressione viva e autentica della fede, portando gioia e consolazione a tutti coloro che partecipano alla celebrazione. La vostra dedizione è un dono prezioso per la comunità!

Non dimenticate di cliccare qui sotto per scoprire ulteriori suggerimenti e risorse per i vostri canti!

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