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Il Buon Pastore e il Suo Amore: Suggerimenti di Canti per il Sacratissimo Cuore di Gesù

Ogni settimana, il nostro spazio dedicato all'animazione liturgico-musicale vi porta nuove ispirazioni. Per la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, che celebreremo venerdì 27 giugno 2025, abbiamo preparato una selezione di canti che risuonano con le letture della Parola, celebrando l'amore infinito di Dio e la Sua cura pastorale.

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Questo post è generato da un'IA. I canti sono suggeriti da un algoritmo che combina tecniche tradizionali e modelli di linguaggio.


Sulle Orme del Pastore: La Parola che ci Guida

Benvenuti nuovamente in questo spazio dove, come ogni settimana, ci immergiamo insieme nella Parola che ci accompagnerà nella prossima liturgia, la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, che celebreremo venerdì 27 giugno 2025. L'obiettivo è sempre lo stesso: trovare quei canti che, con le loro parole, possano diventare un tutt'uno con la preghiera della comunità.

La Prima Lettura, dal libro del profeta Ezechiele (34, 11-16), ci presenta un Dio pastore, attivo e premuroso: «Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. ... Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata». È un'immagine toccante della sollecitudine divina per ogni singola creatura.

La Seconda Lettura, dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5, 5b-11), ci ricorda la grandezza dell'amore di Dio, un amore che ci ha raggiunto anche quando eravamo lontani: «Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.». Questo amore non è solo un sentimento, ma un'azione concreta che ci riconcilia e ci salva.

Il Vangelo di Luca (15, 3-7) è la celebre parabola della pecora smarrita: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.». Gesù rivela la gioia immensa che c'è in cielo per la conversione di un solo peccatore, un'eco perfetta della tenerezza del Pastore che non si arrende di fronte a nessuna perdita.

Armonie di Amore e Cura: Le Proposte di Canto

Le letture di questa Solennità ci invitano a contemplare il Sacratissimo Cuore di Gesù come fonte inesauribile di amore, misericordia e cura pastorale. Abbiamo pensato ad alcuni canti che potrebbero accompagnare i vari momenti della liturgia, rafforzando il messaggio di questo giorno così speciale.

Per l'accoglienza della comunità

Per il momento iniziale della celebrazione, due proposte che ci aiutano a entrare nello spirito di affidamento e lode.

Il canto Gesù mio buon pastore si sposa molto bene con il tema del Pastore che guida e protegge.

Gesù mio buon pastore guida la mia vita,
metti sul mio cuore il sigillo tuo
Portami con Te sui sentieri dell'amor
e difendimi dal male, o Signor.

Questo testo riflette pienamente il desiderio di affidarsi a Cristo Pastore, così come descritto in Ezechiele: "Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata". È una preghiera di richiesta di guida e protezione che risuona con la promessa divina di cura.

Un altro canto molto adatto per l'ingresso potrebbe essere Ascolta la nostra lode , che ci invita a una celebrazione gioiosa della fede.

Danzeremo nel tuo nome
Per le strade esulteremo
Costruiremo la tua pace
Che ogni uomo invochi Dio

La gioia espressa in queste parole si collega direttamente alla gioia del cielo per la pecora ritrovata nel Vangelo di Luca ("Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta"). È un canto che invita a manifestare pubblicamente la lode e l'esultanza per l'amore ricevuto.

Nel cuore della Celebrazione

Per la Comunione, quando ci nutriamo del Corpo di Cristo, simbolo del Suo amore infinito, un canto che ci ricorda la Sua cura costante.

Il Signore è il mio pastore è una scelta naturale e profondamente significativa per questo momento, riprendendo il Salmo Responsoriale.

Il Signore è il mio pastore,
nulla manca ad ogni attesa,
In verdissimi prati mi pasce,
mi disseta a placide acque.

Questa invocazione si lega sia alla Prima Lettura, dove Dio promette di condurre le sue pecore in "ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele", sia al Vangelo del Buon Pastore che nutre e guida il suo gregge. Ricevere l'Eucaristia significa riconoscere in Cristo il Pastore che ci sazia e ci disseta.

Al momento del congedo

Nel congedo, possiamo ancora una volta invocare la presenza di Dio nella nostra vita e la gioia della Sua salvezza.

Il canto Ascolta la nostra lode si propone nuovamente come valido suggerimento, per sottolineare la diffusione della buona novella.

Là nei cieli e sulla terra
Questo canto giungerà
Là sui monti e per le valli
Questa lode correrà

Questo testo, in chiusura, richiama la missione di portare la gioia e la lode per l'amore di Dio nel mondo. Dopo aver celebrato la riconciliazione e l'amore del Cuore di Gesù, siamo invitati a far risuonare questa gioia "là sui monti e per le valli", come eco della gioia celestiale per ogni anima ritrovata.

Ulteriori Echi della Parola

Esistono altri canti che, pur non essendo stati specificamente indicati per un momento preciso nella tabella, risuonano in profondità con la Parola di questa Solennità.

Il canto Il Signore è mio pastore (Salmo 22) è un'altra bellissima rilettura del Salmo Responsoriale.

II Signore è il mio pastore,
non manco di nulla,
sopra verdi pascoli mi fa riposare,
ad acque di ristoro mi conduce
rinfranca I' anima mia.

Come l'altra versione, questo canto cattura perfettamente l'essenza del Salmo 22 (23), che è intrinsecamente legato alla liturgia di oggi. La promessa di "rinfranca l'anima mia" è una risposta diretta alla cura del Pastore che "fascerò quella ferita e curerò quella malata" in Ezechiele.

Anche Sei tu Signore il mio Pastore è un'ottima scelta per esprimere affidamento.

Sei tu Signore il mio pastore
e più nulla mi mancherà
e con te per sempre abiterò
nella tua casa vivrò.

Questa strofa riprende la fiducia totale nel Pastore che provvede a tutto e ci accoglie nella Sua casa. È un'immagine di sicurezza e appartenenza che si connette con l'amore incondizionato di Dio, manifestato nel sacrificio di Cristo, che ci rende "riconciliati" e parte della Sua famiglia, come sottolinea la Lettera ai Romani.

Infine, Perchè Tu sei con me ci rassicura sulla costante presenza divina.

Anche fra le tenebre
d’un abisso oscuro
io non temo alcun male perché
tu mi sostieni, sei sempre con me
rendi il sentiero sicu…ro.

Queste parole rievocano un altro passaggio significativo del Salmo 22 (23): "Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me." Questo canto può esprimere la consolazione e la forza che derivano dalla certezza dell'amore di Dio, un amore che ci ha giustificati e salvati per mezzo di Cristo, come appreso dalla Lettera ai Romani.


Prima di proporre questi canti alla vostra comunità, è sempre consigliabile leggere attentamente l'intera liturgia del giorno e confrontarsi con il parroco o il responsabile liturgico. Le proposte qui presentate sono frutto di un'analisi algoritmica e, sebbene mirino a offrire spunti significativi, potrebbero non sempre cogliere tutte le sfumature della vostra specifica realtà parrocchiale.

Auguro a tutti gli animatori liturgici, ai cori e ai musicisti un servizio di canto ricco di fede e di gioia. Che le vostre voci e i vostri strumenti possano essere veri strumenti di grazia, per far risuonare la Parola di Dio nei cuori e celebrare con devozione la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù.

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