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Canti per la 3ª di Pasqua: "Signore, tu sai che ti voglio bene"

Ecco i suggerimenti settimanali per i canti della Messa del 4 maggio 2025, III Domenica di Pasqua (Anno C). Le proposte si ispirano al dialogo tra Gesù e Pietro sulla riva del lago, alla testimonianza gioiosa degli apostoli e alla lode cosmica all'Agnello immolato.

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Questo post è generato da un'IA. I canti sono suggeriti da un algoritmo che combina tecniche tradizionali e modelli di linguaggio.


Eccoci ritrovati con le proposte settimanali per animare la liturgia! Questa domenica, la Terza di Pasqua, che celebriamo il 4 maggio 2025, ci offre testi ricchi di significato, incentrati sull'incontro con il Risorto e sulla chiamata alla testimonianza.

La liturgia ci immerge in un clima di gioia pasquale ma anche di rinnovata missione. Nella Prima Lettura (Atti 5, 27b-32.40b-41), gli Apostoli, interrogati dal Sinedrio, proclamano con coraggio: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini». Nonostante le minacce e le percosse, se ne vanno «lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù», offrendo una testimonianza potente della loro fede nel Risorto.

Il Vangelo secondo Giovanni (21, 1-19) ci riporta sulle rive del mare di Tiberìade, dove Gesù si manifesta per la terza volta ai discepoli. Dopo una notte di pesca infruttuosa, seguendo la sua indicazione («Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete»), i discepoli fanno una pesca miracolosa. È Giovanni a riconoscere il Maestro: «È il Signore!». Segue il pasto preparato da Gesù stesso e il dialogo intenso con Pietro, a cui per tre volte chiede: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?», affidandogli infine la missione: «Pasci i miei agnelli... Seguimi».

Infine, la Seconda Lettura, tratta dall'Apocalisse (5, 11-14), ci trasporta in una visione celeste dove miriadi di angeli e tutte le creature proclamano: «L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione».

Sulle rive del lago: l'incontro che rinnova

Il brano del Vangelo è certamente centrale e offre spunti preziosi per la scelta dei canti. Il canto Compromettersi per Cristo sembra quasi una parafrasi musicale del dialogo tra Gesù e Pietro. Le parole del ritornello:

"Pietro, mi ami tu?
Pietro, mi ami tu?".
"Ti amo, o mio Signore,
ti amo e tu lo sai".

riecheggiano fedelmente le domande di Gesù e la risposta accorata dell'apostolo riportate in Giovanni 21:15-17: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami?... Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene". Questo canto potrebbe essere particolarmente adatto per accompagnare il momento della Comunione, quando anche noi siamo chiamati a rinnovare il nostro amore per il Signore che si dona a noi.

Anche il canto Servo per amore si collega bene al contesto evangelico. L'inizio descrive perfettamente la situazione dei discepoli:

Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo s’imbianca già tu guardi le tue reti vuote.

Questa immagine richiama direttamente Giovanni 21:3: "uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla". Il canto sviluppa poi il tema della chiamata al servizio ("servo di ogni uomo, servo per amore"), che risuona con l'invito di Gesù a Pietro: "Pasci le mie pecore". Potrebbe essere una buona proposta per l'Offertorio, momento in cui presentiamo a Dio la nostra vita come servizio.

Testimoni gioiosi e lode all'Agnello

La chiamata alla missione, che emerge dal dialogo con Pietro e dalla testimonianza degli apostoli negli Atti, trova un'eco nel canto Prenderemo il largo. Il testo invita a rispondere alla chiamata del Signore:

Come un giorno a Pietro,
anche oggi dici a noi:
Getta al largo le tue reti insieme a me.

Questa frase si ispira chiaramente all'episodio della pesca miracolosa (Giovanni 21:6: "Gettate la rete...") e al comando finale "Seguimi", proiettando quella chiamata nell'oggi della Chiesa. Questo brano potrebbe essere utilizzato sia come canto d'Ingresso, per iniziare la celebrazione con slancio missionario, sia come canto di Congedo, per inviare l'assemblea nel mondo come testimoni.

Infine, per l'Ingresso, si potrebbe considerare anche il canto Tu solo Signore sei degno, che si collega magnificamente alla Seconda Lettura. Le parole del ritornello:

Tu solo, Signore, sei degno
di ricevere la gloria e la potenza.
A te, Agnello immolato,
sia gloria in eterno.

sono una ripresa quasi letterale della lode celeste descritta nell'Apocalisse 5:12: "L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza...". Introdurre la celebrazione con questa acclamazione all'Agnello immolato e risorto può aiutare l'assemblea a entrare subito nel mistero pasquale che si celebra.


Come sempre, queste proposte sono generate con l'ausilio dell'intelligenza artificiale e vanno considerate come semplici suggerimenti. È fondamentale leggere attentamente i testi della liturgia del giorno e valutare l'opportunità di questi o altri canti insieme al celebrante e agli altri membri del gruppo liturgico, tenendo conto delle capacità dell'assemblea e del coro.

Vi auguro un buon lavoro di preparazione e un servizio gioioso per l'animazione della liturgia domenicale. Che il canto possa aiutare tutti a incontrare il Signore Risorto!

Se volete consultare uno schema riassuntivo delle ultime proposte, potete cliccare qui sotto:

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