"D'ora in poi sarai pescatore di uomini": suggerimenti per i canti del 9 febbraio 2025
Ecco i nostri nuovi suggerimenti per animare la liturgia della V Domenica del Tempo Ordinario, che sarà celebrata il 9 febbraio 2025. Vedremo come le letture di questa domenica si intrecciano con alcuni canti che ci aiutano a meditare sul tema della chiamata e della sequela.
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Come ogni settimana, eccoci pronti a condividere alcune riflessioni e suggerimenti per l'animazione liturgico-musicale della prossima domenica.
La liturgia del 9 febbraio 2025 ci presenta brani molto intensi. Nel Vangelo, Gesù chiama Simone e altri pescatori a seguirlo, dicendo: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". Questo invito trasforma radicalmente la loro vita, portandoli a lasciare tutto per seguirlo. Nella prima lettura, Isaia risponde alla chiamata del Signore con un generoso "Eccomi, manda me!", dopo essere stato purificato dal peccato. San Paolo, nella seconda lettura, ricorda come anche lui, nonostante il suo passato di persecutore, è stato raggiunto dalla grazia di Dio e chiamato a predicare il Vangelo.
Ascoltare la chiamata, rispondere con gioia
Il tema della chiamata è centrale in questa liturgia. Diversi canti possono aiutarci a riflettere su questo aspetto.
Eccomi
Questo canto di Marco Frisina esprime la disponibilità a rispondere alla chiamata del Signore. Mette in musica le parole del profeta Isaia che abbiamo ascoltato nella prima lettura.
Eccomi, eccomi, Signore io vengo
Eccomi, eccomi, si compia in me la tua volontà
Queste parole riecheggiano l'offerta totale di sé che Isaia fa a Dio, un'offerta resa possibile dalla purificazione che il profeta ha ricevuto. Questo canto potrebbe accompagnare bene l'ingresso, sottolineando l'importanza di iniziare la celebrazione con un cuore aperto all'ascolto della volontà divina.
Prenderemo il largo
Questo canto, più dinamico e moderno, richiama direttamente l'episodio evangelico della pesca miracolosa e della chiamata dei primi discepoli.
Prenderemo il largo dove vuoi tu
navigando insieme a te, Gesù.
Il testo ci ricorda che la vita cristiana è un'avventura da vivere insieme a Cristo, lasciandoci guidare da Lui anche quando non vediamo chiaramente la meta. Potrebbe essere un canto adatto per l'inizio della celebrazione, per infondere coraggio e fiducia. Oppure, data la sua natura "dinamica", potrebbe essere utilizzato come canto di congedo.
"Sulla tua parola": fidarsi e affidarsi
La risposta di Simon Pietro alla richiesta di Gesù di gettare le reti è un atto di fede che apre alla possibilità del miracolo.
Getta le tue reti
Questo canto sottolinea l'importanza di fidarsi della parola del Signore, anche quando sembra che ogni sforzo sia vano.
Getta le tue reti, sulla mia parola;
non aver paura, io sarò con te.
Come Pietro, anche noi siamo chiamati a fidarci della parola di Gesù e a "gettare le nostre reti" nella vita di ogni giorno, sapendo che Lui è con noi. Questo canto si adatta particolarmente al momento della Comunione, quando riceviamo il Corpo di Cristo e rinnoviamo la nostra adesione a Lui.
Servire con amore
La liturgia di questa domenica ci invita anche a riflettere sul significato del servizio.
Servo per amore
Questo canto del Gen Rosso esprime l'impegno a servire gli altri sull'esempio di Gesù.
e sarai (tu sarai)
servo di ogni uomo, (tu sarai)
servo per amore (servo per amore)
sacerdote dell’umanità.
Il brano può accompagnare il momento dell'offertorio, ricordando che la nostra offerta più grande è la nostra vita, donata per amore.
Ricorda: questi sono solo dei suggerimenti, generati automaticamente. È fondamentale leggere attentamente le letture della liturgia e confrontarsi con il sacerdote per scegliere i canti più adatti alla vostra comunità.
Concludo augurando a tutti gli animatori liturgici un buon servizio e un buon canto! Che la musica possa elevare i nostri cuori a Dio e aiutarci a vivere pienamente la bellezza della liturgia.